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LUOGHI STORICI - quarta parte -

Serabit El Khadim

Serabit El Khadim

Circa 40 km a est di Abu Zenima si trova uno dei più importanti siti archeologici del Sinai: Serabit El Khadim.
Per raggiungerlo, bisogna avere a disposizione una jeep e, durante il percorso, si possono vedere i trafori antichi e le capanne del minatore.

I Faraoni della terza Dinastia (2670-2570 a.C.) iniziarono ad inviare spedizioni minerarie verso questa zona, lontana e desolata, per estrarvi il turchese. Gli antichi egizi non soltanto amavano intagliare questa pietra preziosa, dal caratteristico colore blu cielo opaco, in forma di scarabeo (come gemma), ma erano soliti anche polverizzarla per ricavarne un pigmento utilizzato per dipingere statue, monili ed altri oggetti.

iscrizione

L'estrazione metodica del turchese continuò fin dopo la dodicesima Dinastia (1955-1750 a.C.), quando fu costruito un tempio dedicato alla dea Hathor, "la Signora del turchese".
Questo fu un periodo di ricchezza minerale considerevole per gli Egiziani ed alcuni dei monili più fini e preziosi sono stati scoperti nelle tombe delle donne delle dodicesima dinastia.

Presso il tempio, cinto di mura, che si erge su un altopiano a 850 m sul livello del mare, si possono osservare le rovine della cappella di Hathor, tagliata nella roccia, e numerose lastre di pietra con iscrizioni incise.

iscrizione

Altre antiche iscrizioni, in buono stato di conservazione, si possono esaminare vicino al complesso del tempio, presso i pozzi delle miniere abbandonate. La miniera di Amenemhat II conserva ancora un'iscrizione e non sembra aver subito danneggiamenti.
Le miniere dei faraoni più importanti, specialmente quelle di Gebel Magara, venti km a sud di Serabit, hanno subito notevoli danni, sia per tentativi sconsiderati di riattivazione tentati in epoca moderna, sia a causa del distacco e prelievo delle iscrizioni dedicatorie che attualmente sono conservate nei magazzini del museo egizio.

Una dinamica comunità di beduini abita gli uadi che dissecano il massiccio di Serabit el Khadim; al rientro da un'escursione al tempio può capitare di trovare un piccolo mercato appositamente allestito per i visitatori.
I venditori sono, solitamente, donne e bambini sorvegliati da un vecchio o da un ragazzo ed i souvenir più belli che si possono acquistare sono piccoli turchesi verdastri e braccialetti in perline colorate.

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